Sotto la denominazione La corda pazza sono raggruppabili un notevole numero di mie opere realizzate negli anni ’80 sia ad acquerello che ad olio, di cui di seguito riporto le riproduzioni di qualche esemplare. Con questa espressione ho anche intitolato una piccola mostra personale di soli acquarelli (vedi qui accanto l’immagine fronte retro del cartoncino di invito), tenuta presso la Galleria la Chiocciola di Padova nel 1983. Il testo del retro del cartoncino così recitava:
“Ciampa: «… Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d’orologio in testa. La seria, la civile, la pazza». (L. Pirandello, // Il berretto a sonagli)
Il titolo di questa piccola mostra è quello di una serie di acquarelli e di uno dei temi della mia ricerca pittorica, alla quale le occasioni dell’esistenza forniscono spunti e suggeriscono titoli.
A ciascun tema corrisponde una ricerca grafica e pittorica e il titolo può riferirsi sia all’idea originaria (ispirazione?) sia a quella successione di immagini che dalla mente attraverso la mano si delineano sulla carta, sviluppando e elaborando l’idea originaria stessa.
La linea — la corda nella mente di Ciampa — si comporta civilmente o seriamente, costretta dalle regole del gioco, ma si manifesta anche, libera nelle regole del gioco, ‘pazza’, creando così singole immagini (frammenti di discorso, di pensiero, di temi appunto) attraverso segni combinati con il colore, attraverso la pittura”.
*** Questo quadro è collocato anche nella Galleria intitolata Eventi, … Il motivo è specificato in nota in quella sede.