Tag: psicologia dell’arte

Psicologia dell’arte e formazione manageriale

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Alberto Argenton (2012), Psicologia dell’arte e formazione manageriale, FOR Rivista per la Formazione, vol. 93, pp. 38-43
L’articolo si propone di fare almeno intravedere, considerata la sua necessaria veste sintetica ed essenziale, quanto e come la psicologia dell’arte possa costituire materia assai utile per dare maggiore efficacia e completezza alla formazione manageriale

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La cognizione estetica. Omaggio a Rudolf Arnheim

Copertina Il pensiero della

In una linea ideale di continuità con l’ampio e approfondito percorso di studio e di ricerca sviluppato da Rudolf Arnheim, questo saggio sostiene la tesi che il criterio estetico (la dimensione bipolare “bello/brutto”), tramite il quale valutiamo qualsiasi oggetto o evento del mondo fenomenico, è un criterio specie-specifico che è fondato sul funzionamento della percezione e che orienta, guida e regola la cognizione.

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Restauro e psicologia dell’arte: un’occasione di verifica della “Teoria del restauro” di Cesare Brandi di Alberto Argenton e Giuseppe Basile

Copertina Argenton&Basile 001

L’intento di questo saggio è di illustrare la natura e i principali aspetti caratterizzanti la relazione, di tipo sia teorico che pratico, esistente fra la complessa materia del Restauro e quella pertinente al filone di ricerca, prevalentemente di impronta gestaltista, che si è occupato e si occupa della psicologia della percezione delle arti visive e che fa capo all’ancora più ampio e generale settore di studio della Psicologia dell’arte.

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Comprehenděre l’arte plastica

Copertina Vedere con mano

Alberto Argenton (2011), Comprehenděre l’arte plastica, in A. Argenton (a cura di), Vedere con mano. La fruizione della scultura tra tatto e visione, Erickson, Trento, pp. 17-34.

Questo saggio è stato scritto con un triplice intento: fermare sulla carta, e perciò nella memoria, cercando di dar loro organicità, le principali impressioni ricevute durante una esperienza preziosa – nel senso di cognitivamente arricchente – di fruizione dell’arte plastica da me vissuta, di pochi mesi precedente e analoga a quella caratterizzante l’evento concorsuale collegato al Seminario di studi da cui si origina questo volume; compiere alcune osservazioni attinenti a quel che di significativo in quell’occasione mi è accaduto; formulare qualche considerazione di carattere generale relativa all’ambito teorico a cui quell’esperienza rimanda e che concerne il problematico tema della percezione tattile o, meglio, della percezione aptica e del ruolo che tale tipo di percezione svolge nella fruizione delle opere plastiche e nella fruizione estetica più in generale.

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